martedì 8 novembre 2011

I’m the Lindynerd.

È la prima volta che scrivo per un blog, e non so un granché come cominciare. Fortunatamente a portata di mano ho un buon argomento, il Be-Lindy Zena Camp di Genova, chiusosi qualche giorno fa.

Come posso descrivere questo camp?
Partendo dall’elemento fondamentale, gli insegnanti:
William & Alice, se non erro in formazione inusuale, perchè siamo soliti vedere Alice in compagnia di Thomas Blacharz e William con Maeva. Ma la coppia funziona a meraviglia, in due parole sono Ritmo & Musicalità.
Le loro lezioni erano incentrate su da-ba-bim-dudaaa!
Ci ricordano, ogni volta, che balliamo sulla musica, e che dobbiamo ascoltarla, conoscerla, masticarcela e digerircela, prima di cominciare a decidere quali passi cucirci sopra.

Poi gli incredibili lituani, Mindaugas J. Bikauskas & Giedre Paplaityte, o come dicevan tutti D&G… anche loro hanno invitato le classi a smettere di contare, e a pensare piuttosto le forme, le figure, come elementi spezzettabili e ricomponibili; non più “swing out da 8 tempi”, “send out da 6” e così via, ma movimenti composti da tante parti che vanno, ancora una volta, a cucirsi sulla melodia su cui si balla, sempre diversi.


Giedre l’ho ritrovata ancora più bella, più alta O_o , più sicura e leggera dello scorso anno allo Shout Sister Shout… una fata dei boschi che dal Nord viene a danzare divertita il suo Lindy Hop per noi.

Max & Annie, trovati appena un po’ sfasati (Jet Lag? Stanchezza fisica? Divergenze d’opinione?), sono capaci di air steps che noi umani possiamo solo immaginare…
Annie, lasciate a casa le infami ballerine, ci ha regalato due performances su tacchi che farebbero vibrare i polsi anche ai funanboli del Circo Barnum.
Pitruzzella se ne va a spasso con l’aria del rocker circondato dai fans,
anche se, talvolta, l’impressione che trasuda è quella di un guitto, Tony Manerino dello swing.

No offense.






La vera, indiscussa (almeno nella mia testa, nella quale si discute spesso e volentieri) RockStar è stata lei, the Balboa Dancer, direttamente dalla “sua” amata, nera, New Orleans, la New Orleans di Morton, Bechet e Armstrong, del MardiGras e del Voodoo, Mia Goldsmith ci ha portato, oltre che il suo spiazzante sguardo diretto e la sua energia quasi magica, l’esperienza di anni e anni di ballo, di cultura, di storia di ciò che amiamo e che ci ha portato qui. La sua lezione base di Balboa rimette in discussione (di nuovo!) ogni cosa creduta imparata in passato e fa ripartire da capo, ancora, perché siamo in fondo tutti principianti ed è lo spirito che dovremmo sempre tenere in mente, sia di fronte ai Masters internazionali, che il timido leader che ti invita in pista con tre lezioni alle spalle.
Riprendendo il filo lanciato da Peter Loggins allo Swing Crash, ci ha regalato anche piccole perle di St. Louis Shag, uno stile antico quanto il Charleston, poco conosciuto ma che se padroneggiato è grandioso da ballare persino sui ritmi più sostenuti, inarrivabili al Lindy Hopper più ardito.
Se ne volete un assaggio, digitate “Recap: St. Louis Shag and More with Peter and Mia” su Youtube.




Chiudo con una parentesi che, nulla togliendo all’altissimo valore insegnatorio e danzereccio del tizio in questione, è biecamente imbevuta di ammirazione femminile per questo ballerino fuori dal coro. Andy Spitz non si dà mai le arie, non strombazza mai il suo talento e sorride sempre, arrossisce persino, che è merce rara in una situazione in cui “loro” sono “loro” e noi… beh, solo noi.
E’ bello come il Sole, dotato di una potenza muscolare che ben nasconde sotto un fisico che sembra saper apprezzare anche birretta e cioccolata belga, non si risparmia MAI con gli studenti ed è stato un partner formidabile per Mia.




Molto altro ci sarebbe da raccontare del Be-Lindy, gioie e dolori di un camp storico per quest’Italia ancora lattante in fatto di Lindy Hop: l’organizzazione impeccabile e i livelli indisciplinati, la marching band e le cowgirls indispettite, Genova coi suoi svincoli micidiali e le sue gemelle eccezionali…
Se questo post non verrà sepolto da commenti annoiati o peggio da uno schiacciante silenzio… magari ve ne racconterò ancora un po’.
Lindynerd.
*Mille grazie a Ghilaria Soprani per le foto

3 commenti:

  1. Eccovi col nuovo "vestito"! Mi piace un sacco e come avevo già detta dillà! Dai lindynerd, ne vogliamo di più ;) !!!

    B.

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  2. Partecipo, condivido, triplo step.
    Max e Anny sono spettacolari da vedere, però a mio parere Anny è molto più brava come follower di quanto sia bravo Max come leader.... certo che se sapessi ballare anche la metà di come lo fanno loro mi basterebbe :-)

    Raoul(chiocciola)71studio.com

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